n ogni struttura organizzativa il professionista deve possedere, come caratteristiche imprescindibili, le competenze tecniche e professionali del settore specifico, dette comunemente Hard Skills. Tuttavia, sempre più di frequente e con una importanza spesso preponderante, in azienda sono fondamentali – e per questo vagliate anche in sede di assunzione – le Soft Skills, ovvero le attitudini personali in termini di capacità di comunicare e relazionarsi: abilità ineludibili in un mondo sempre più multiculturale e dove il “lavorare insieme” – anche in team virtuali, logisticamente distanti – rappresenta uno strumento indispensabile per il successo.
Un nucleo di persone che si trova a convivere e collaborare per un numero significativo di ore necessita di caratteristiche quali: spirito collaborativo, senso di appartenenza, flessibilità rispetto ai cambiamenti, capacità di relazionarsi con l’esterno, desiderio di crescita professionale oltre che attitudine alla creatività.
Le competenze trasversali
Il termine Soft Skills – in italiano “competenze trasversali” – indica le capacità e le qualità personali utili all’inserimento lavorativo di un soggetto all’interno di un team. Queste competenze sono moltissime e ognuno deve individuare quali sono quelle che potrebbero maggiormente essere di supporto in un certo ambito professionale piuttosto che in un altro.
Le Soft Skills possono essere relative alle abilità professionali (decision making, pianificazione, progettazione, team working, etc) o riferite alle caratteristiche individuali come l’autonomia, l’autostima, la fiducia, la motivazione, la resistenza allo stress e l’impegno.
È stato verificato che esperienze che producono instabilità emotiva e bassa stima di sé, impediscono una presa di posizione attiva di fronte ai problemi che finiscono con l’essere percepiti come ostacoli o barriere insormontabili (fenomeno definito “distorsione diagnostica”) e portano all’assunzione di comportamenti adattivi di tipo passivo (o di “distorsione relazionale”) determinando risposte difensive o di fuga (fenomeno di “distorsione di fronteggiamento”). In altri termini, la scarsa disponibilità di risorse psicologiche relative al soggetto può influenzare negativamente l’utilizzo del repertorio di abilità necessarie alla realizzazione di una buona prestazione lavorativa. Analogamente, se la persona non si percepisce capace di padroneggiare efficacemente le forze in gioco nella propria esperienza tenderà a sotto-utilizzare il suo repertorio di abilità, a ridurre il coinvolgimento personale nella situazione, a impegnarsi di meno per la soluzione dei problemi e nel gestire il proprio ruolo professionale, nell’ eseguire con accuratezza, diligenza e creatività i compiti assegnati.
Le attitudini più richieste
Tra le Soft Skills troviamo la capacità di collaborare valorizzando le differenze individuali, necessaria è quindi l’attitudine al lavoro di gruppo: con il lavoro di squadra, infatti, il team condivide uno scopo, ha un obiettivo comune, lavora in stretta collaborazione e condivide i vantaggi dei successi.
Il gruppo di lavoro funziona quando obiettivi e metodi sono chiari e condivisi e quando tutto il gruppo sa gestire il tempo, definire e rispettare ruoli, procedure e regole, per questo è indispensabile una buona capacità decisionale ma anche la capacità di delegare quando è necessario. Delegare significa lasciare ai collaboratori spazi di autonomia, attribuendo loro compiti e responsabilità per il raggiungimento di risultati condivisi. Una gestione efficace in tal senso, parte dalla conoscenza approfondita del singolo, delle sue potenzialità, dei suoi bisogni e delle capacità tecniche professionali e personali. La capacità di delega è molto importante perché consente ai collaboratori di misurarsi con compiti sfidanti che possono però accrescere l’esperienza e di conseguenza favorire l’assunzione di responsabilità sempre crescenti.
Le skills richieste ai manager
Dal punto di vista del manager – e dei project manager in particolare, chiamati a seguire un progetto in tutte le sue fasi e risorse – la capacità di delega è fondamentale per evitare l’accentramento delle attività rischiando quindi l’effetto “collo di bottiglia” che limita le attività dell’intero gruppo di lavoro. Indispensabile è inoltre una buona organizzazione oltre che una gestione efficace del proprio tempo che si traduce in capacità di lavorare per obiettivi.
E’ inoltre necessaria la capacità di risolvere problemi avendo grande controllo di sé e di gestire efficacemente situazioni difficili e di stress. Non possono certo mancare la fiducia in se stessi e nella proprie capacità, la passione in ciò che si fa unite ad una grande motivazione. Si sa bene, infatti, che è proprio la motivazione il motore di ogni nostra azione, ogni atto che viene fatto senza motivazione rischia di fallire.
La motivazione è un elemento chiave perché è la fonte di quell’energia che stimola ad esercitare le capacità, ad affrontare gli ostacoli e ad impegnarsi per il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissati. Potremmo definire la motivazione, quindi, come il carburante che ci garantisce l’impegno per raggiungere la meta.