Per alcuni è stato un inizio di carriera, per altri un modo per guadagnare viaggiando (ma lavorando sodo). Se vuoi fare l’animatore turistico, la strada non è tutta in salita. Basta seguire qualche consiglio per iniziare e proporsi ai grandi operatori del turismo internazionale.
In primo luogo occorre un carattere estroverso. Considera che dovrai stare a contatto con la gente quasi 24 ore al giorno e solitamente con persone che vogliono divertirsi, ragion per cui dovrai sopportare e superare disagi o problemi molto meglio di altri per non influenzare il tuo umore che deve essere sempre alle stelle.
Non è richiesta una formazione scolastica particolare, ma è necessario almeno il diploma di maturità, valido per l’accesso a tutte le facoltà universitarie, o un titolo di studio conseguito all’estero con l’attestazione dall’Ambasciata del Paese nel quale hai studiato, con dichiarazione redatta in lingua italiana. Indispensabile, per ovvie ragioni, la conoscenza di almeno una lingua straniera fra inglese, francese, spagnolo e tedesco.
Occorre flessibilità. Pur dovendo prioritariamente organizzare attività ricreative, sportive, ludiche e artistiche per intrattenere gli ospiti presenti in strutture vacanziere, ti potranno chiedere di essere responsabile di una specialità (istruttore sportivo, responsabile di laboratori artistici, etc.) e ricoprire più ruoli.
E’ un lavoro dove conta l’esperienza e, se sei alle prime armi, non c’è nulla di più comodo che buttarti nell’offerta di impiego che molte società propongono previa formazione interna. In questi casi, per formazione si intende una sorta di stage e di affiancamento per conseguire un apposito corso di qualificazione professionale ed il superamento di una prova finale che possa permetterti l’iscrizione presso gli elenchi provinciali.
Come animatore turistico sarai inquadrato come lavoratore dello spettacolo (quindi soggetto all’obbligo di iscrizione all’ENPALS – Ente Nazionale Previdenza Lavoratori dello Spettacolo) e generalmente ti verranno proposti contratti di tipo subordinato a tempo determinato, perché di fatto svolgerai attività di tipo stagionale.
La carriera comincia già dalla maggiore età come animatore, prosegue come capo-animatore e poi come coordinatore delle attività di animazione. La qualifica più alta è quella di capo-villaggio, che svolge compiti più complessi sia per mansioni che per responsabilità e alla quale puoi aspirare solo dopo anni e anni di lavoro.
Per cominciare la tua carriera di animatore turistico manda un curriculum corredato da foto ai tour operator che continuano a cercare personale stagionale durante tutto l’anno e in particolar modo in estate. Anche per la stagione invernale possono crearsi occasioni di lavoro in destinazioni lontane dall’Italia.