Uno degli interessi che si sta maggiormente sviluppando nel corso degli ultimi anni è quello strettamente legato alla fotografia ed a tutti gli strumenti grazie ai quali è oggi possibile fissare nella memoria visiva di ognuno di noi pezzi importanti della propria vita.
Diventare fotografo è, quindi, una delle esperienze che maggiormente rispondono alle esigenze di chi vuole conoscere meglio e sviluppare un’ottima conoscenza ed esperienza del modo per acquisire le immagini e per regalare a sé stessi e agli altri dei ricordi importanti e che non verranno mai cancellati.
Il fotografo è, però, a differenza di quanto si potrebbe in un primo momento erroneamente pensare, una figura di grande importanza che si sta sviluppando soprattutto negli ultimi anni e che sta ingrandendo ed accrescendo le sue esperienze ed il suo campo di lavoro.
Fotografo non è quindi solo colui che “fa le foto” – che insomma fotografa i momenti importanti della nostra vita, come matrimoni, battesimi, comunioni e lauree – ma rappresenta un ruolo ed una figura che negli anni si sono letteralmente espansi.
Basti pensare che chi ha studiato l’arte della fotografia, non solo può essere considerato come una sorta di libero professionista, con tutte le conseguenze che ne derivano – un fotografo può infatti avviare una sua propria attività e lavorare in proprio, non essendo quindi assoggettato ad aziende, ditte o capi di alcun tipo – ma può anche svolgere il lavoro di reporter, di fotografo di servizi d’ambiente, e di fotografo di still life.
In queste tre categorie si può riassumere il lavoro del fotografo: nel primo caso, ovvero quello del reporter, il ruolo del fotografo sarà quello di documentare, attraverso le proprie immagini, momenti e fatti di cronaca realmente accaduti. E’ un fotoreporter chi fotografa la scena di un omicidio, di un incendio, o di una rapina, le cui immagini andranno, ad esempio, ad affiancare un articolo di giornale dedicato a quel fatto specifico: diventare fotoreporter è chiaramente difficile ma soprattutto complicato, visto che si tratta di un lavoro in cui la capacità e le doti contano molto.
Il secondo caso, ovvero quello dei fotografi di servizi d’ambiente, riguarda per l’appunto quei liberi professionisti che prestano il proprio servizio per matrimoni, comunioni e lauree, visto che la loro capacità principale è quella di riuscire a creare atmosfere romantiche e lavorare sull’immagine stessa per catturarne la bellezza e le sfumature. Questo è un tipo di lavoro che un tempo poteva esser definito semplice, visto che bastava avere la furbizia e l’accortezza di mettersi sotto l’ala di un fotografo professionista e carpirne così i trucchi del mestiere: al giorno d’oggi, invece, per diventare fotografo di servizi d’ambiente è necessaria sì l’esperienza, ma anche molto lo studio, il talento personale ed un’alta dose di professionalità.
Il terzo caso di cui abbiamo accennato, ovvero quello del fotografo di still life, riguarda invece una nicchia ancora non molto praticata, ma che nel corso degli ultimi tempi, con lo sviluppo del marketing e delle strategie pubblicitarie, sta decisamente accrescendo il proprio valore. Questa figura, infatti, si occupa sostanzialmente di costruire delle scene adeguate ad evidenziare gli oggetti su cui vuole far soffermare l’attenzione del pubblico (si tratta di un’operazione abbastanza importante e che richiede una buona esperienza, visto che non è semplice riuscire a catturare l’interesse e l’attenzione di un pubblico spesso vasto e disomogeneo). Anche per questo tipo di lavoro, inoltre, serve un certo grado di esperienza oltre che di talento, ma è soprattutto molto importante lo studio e la buona volontà: diventare fotografo di still life può essere molto remunerativo e oltretutto può, alla fine, rappresentare un lavoro soddisfacente e molto stimato.
In sostanza, il consiglio che si può genericamente dare a chiunque voglia diventare fotografo, è quello, prima di tutto, di tenere conto di quanto siano utili ed importanti gli strumenti del mestiere, senza i quali non si potrebbe intraprendere un lavoro corretto e ben fatto: per questo motivo, si tratta quindi di un’attività in cui diventa assolutamente essenziale un primo investimento iniziale, soprattutto per impratichirsi e prendere la mano con il mestiere del fotografo.
Dal punto di vista fiscale è ovviamente necessaria l’apertura di Partita IVA. In una prima fase, è comunque possibile testare il mercato operando con la prestazione fiscale, tramite la ritenuta d’acconto.
Passione, studio, ed esperienza sul campo, magari affiancati da un esperto del settore, faranno poi la loro parte: per diventare fotografo professionista serve prima di tutto un diploma rilasciato presso corsi di formazione e stage eventualmente frequentati presso le scuole di fotografia.
Può essere a questo proposito utile utilizzare lo strumento di Internet e collegarsi al sito dell’Associazione Italiana Reporters Fotografi per ottenere tutte le informazioni ed i dettagli che servono per diventare un buon fotografo.