Nella comunicazione ciò che conta è il risultato e che il nostro messaggio giunga “integro” al nostro interlocutore.
Pertanto è nostro interesse renderla più produttiva possibile.
Molte volte l’accostamento tra stili di comunicazione simili avviene in maniera fortuita e naturale. Da considerare anche l’ipotesi contraria dove appunto due persone potrebbero incontrare difficoltà nel comunicare tra di loro.
E’ di vitale importanza l’atteggiamento mentale assunto e riuscire ad avvicinarsi al registro comunicativo del nostro interlocutore.
Con ciò non voglio dire di stravolgere la nostra identità, ma molto più semplicemente, tendere la mano.
Prendiamoci la responsabilità dell’esito della nostra comunicazione e rispettiamo la mappa altrui.
Accettiamo il fatto di “visitare” la casa di un nostro amico al fine di accoglierlo nella nostra. Evita quindi un inutile braccio di ferro, perderesti soltanto del tempo.
Al contrario una maggior disponibilità invoglierà anche il tuo interlocutore ad ascoltarti.
Ascolta
C’è una differenza abissale tra sentire ed ascoltare. Percepire dei suoni non equivale sempre ad ascoltare.
Soltanto in quest’ultimo caso abbiamo recepito i contenuti di ciò che dice il nostro interlocutore e soltanto in questo modo saremo capaci di elaborare per poi instaurare un rapporto.
Se lo ascolterai, sarai capace di comprendere i suoi schemi linguistici e quindi la sua percezione della realtà.
Osserva
E’ assolutamente importante e incidente il non-verbale in una comunicazione e allora comincia ad osservare chi hai fronte: come si pone, la fisiologia, gli occhi, come gesticola e raffigura le cose mentre te le presenta.
Sono informazioni troppo importanti per essere tralasciate