La stesura del curriculum vitae è un’attività da svolgere con grandissima attenzione. Il curriculum rappresenta, infatti, una sorta di passaporto che, solo se compilato correttamente, ci consente di imbarcarci verso la destinazione del nostro viaggio lavorativo. Il nostro curriculum dovrà servire a convincere, come se fossimo dei bravi venditori di noi stessi, che siamo proprio la persona che si stava cercando.
Quindi, per centrare questo importante obiettivo, uno dei primi passi dovrebbe essere appunto quello di acquisire alcune informazioni sul destinatario della nostra comunicazione, l’azienda cui intendiamo inviare il curriculum, questo al fine di dare il taglio corretto all’esposizione delle nostre caratteristiche ed esperienze, sottolineando quelle che potrebbero essere un valore per il nostro interlocutore.
In buona sostanza, occorre costruire, passo dopo passo, una descrizione delle proprie significative esperienze, considerando come punto d’avvio l’offerta di lavoro per cui ci si vuole proporre, e da questa ricomporre il nostro percorso di studi e di esperienze professionali, sottolineando via via tutto quello che potrebbe essere un nostro elemento distintivo o il nostro ulteriore apporto e contributo positivo per l’impresa che dovrebbe accoglierci.
Attenzione a non cadere, però, nella trappola del dettaglio, del piacere, non finalizzato, di raccontarsi. Occorre, infatti, considerare che gli studiosi della materia affermano che il tempo medio che viene dedicato alla lettura di un curriculum è stimato in poco meno di 20 secondi. Un tempo infinitesimo all’interno del quale dovremo essere così bravi da collocare tutto quello che può ben impressionare della nostra persona.
Una sorta di gara di velocità e d’abilità alla quale occorre prepararsi con grande attenzione.
Distinguiamo allora le due zone di focalizzazione: forma e contenuto, concentriamoci separatamente su ognuna di esse per ottenere il massimo risultato.
Non sarà certo quello che ci porterà all’obiettivo, ma ci aiuterà a guadagnare qualche spazio in più rispetto a quei pochi secondi d’attenzione a nostra disposizione.
Ecco allora le caratteristiche di un curriculum ben preparato (rileggendoli chiediamoci quanto il curriculum che abbiamo appena scritto o quello che abbiamo pronto nel cassetto copre queste caratteristiche basilari):
-breve, una pagina di un documento word al massimo
-chiaro, attenzione quindi al font che si sceglie, suggeriamo i più leggibili, Verdana o Times New Roman e non quelli più stravaganti;
-semplice, non serve giocare con i colori e con la grafica a meno che non ci si presenta per posizioni che lo richiedano, e magari dedichiamo un po’ più di tempo al controllo ortografico – virgole ed accenti sono il tallone d’Achille di molti ;
ed infine, e non guasta, anche bello da vedere
Su questo abbiamo solo una possibilità e la dobbiamo giocare bene. Allora ecco alcuni consigli
-presentare i dati anagrafici in forma schematica e mai discorsiva;
-non sovrastimare caratteristiche che non si hanno, sarebbe controproducente affermare di saper fare o di essere esperti in qualcosa e poi -fallire miseramente nel momento in cui si viene messi alla prova;
-riportare dei riferimenti a cui è possibile essere facilmente e direttamente rintracciabili;
ed infine, per una lettura più efficace, rappresentare le esperienze lavorative in ordine cronologico inverso, a partire da quella attuale, la più importante.
Cosa aggiungere d’altro?
Non dimenticate di allegare al curriculum la lettera di presentazione e, se possibile, una lettera di referenze.
Se un buon Curriculum può aprire una porta, tutto il resto è nelle vostre mani.